Qui potrai vedere l’intera intervista
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Venerdì 1º aprile 2011 Giuliano Di Bernardo (emerito dell’Università di Trento) presenta “LA CONOSCENZA UMANA: DALLA FISICA ALLA SOCIOLOGIA ALLA RELIGIONE” documentazione audiovisiva ACMElab
Perché ogni volta che si parla di misteri e di stragi in Italia ci sono mafia, servizi segreti e massoneria? Cos’è la massoneria, anzi cosa è diventata la massoneria italiana? Giuliano Di Bernardo è stato al vertice dell’organismo massonico più importante, il Grande Oriente d’Italia, nei terribili anni che vanno dal 1990 al 1993. Gli anni delle spinte autonomiste, del tentativo di colpo di stato attuato con la strategia terroristica di mafia e ‘ndrangheta. Giuliano Di Bernardo è uno dei testimoni dei magistrati di Reggio Calabria titolari dell’inchiesta sulla ‘ndrangheta stragista, per la prima volta svela una serie di retroscena di quei terribili anni. Spiega che, nonostante il divieto, dopo la legge Spadolini-Anselmi e dopo lo scandalo della P2 di Licio Gelli, in realtà sono state costituite Logge coperte nel Grande Oriente d’Italia.
Nella zona di Trapani, a Castelvetrano, c’è un’altissima densità di affiliati alla massoneria. Quali vantaggi traggono i clan dai rapporti con le Logge? Giuliano Di Bernardo, storico massone del Grande Oriente d’Italia – lo stesso gruppo a cui era affiliato il medico di Matteo Messina Denaro –, parla dei rapporti tra massoneria e mafia. L’intervista è di Gregorio Romeo.
Questo video è il ritorno a un passato ormai morto e sepolto della Massoneria italiana. Correva l’anno 1996 ed eravamo a Venezia per celebrare il mio trionfo, per essere riuscito a dar vita nel nostro Paese alla vera e pura Massoneria inglese.
Era il 1997 e la mia missione di riportare la Luce massonica in Ucraina si svolgeva a Odessa, una città magica e misteriosa. È mia abitudine, prima di costituire Logge, incontrare il Capo dello stato per avere il suo consenso e definirne l’attuazione. In quel tempo era Presidente dell’Ucraina Leonid Kuchma, che mi accolse con rispetto e simpatia.
Formai Logge a Kiev e a Odessa, con personaggi prestigiosi della cultura, della politica, dell’economia e della religione. L’anno dopo feci nascere la Gran Loggia di Ucraina e nominai il prof. Valeriy Zaprozhan, rettore dell’Università Medica di Odessa, suo primo Gran Maestro.
Il tempo della memoria riemerge dalle nebbie di un passato dimenticato ma sempre presente. Siamo nel settembre del 1997 a Chisinau (capitale della Moldova) e a Odessa, (città magica dell’Ucraina). Era l’inizio della missione di riportare la Luce massonica in Paesi che l’avevano persa, ma che nel passato era stata celebrata con Tolstoj, Puskin e Gogol.
Coloro che hanno avuto il privilegio di parteciparvi rivedranno luoghi ed eventi indimenticabili. Le persone appariranno più giovani di 25 anni. Noi esseri umani non siamo che la somma di tali attimi che però hanno la magia di dare un senso alla nostra vita.
Questa era la Gran Loggia Regolare d’Italia.
Questa era la Massoneria.
È un’intervista che ho rilasciato sul mio recente libro “Russia-Ucraina: verso la terza guerra mondiale. Il punto di vista di un Gran Maestro della Massoneria”, pubblicato da Jouvence nel luglio 2022.
Le mie previsioni si stanno puntualmente verificando.
Marika Terraneo, Direttrice di RTTR di Trento, presenta il mio libro “La mia vita in Massoneria”